Uno studio dell’Università del New South Wales suggerisce che il Covid-19 potrebbe avere origini innaturali, mettendo in discussione tutto.
Un recente studio condotto dall’Università del New South Wales in Australia apre nuove prospettive sull’origine del Covid-19, suggerendo che il virus potrebbe non avere avuto una genesi naturale, come si è largamente creduto fino ad ora. Pubblicata sulla prestigiosa rivista ‘Risk Analysis’, la ricerca presenta argomentazioni che inclinano verso una probabile origine innaturale del Sars-CoV-2, rispetto a quella naturale precedentemente ipotizzata.
Le ipotesi sulla scintilla della pandemia
La domanda su quale sia stata la scintilla iniziale della pandemia di Covid-19 è al centro di un acceso dibattito scientifico e pubblico. Fin dall’inizio della crisi sanitaria, si sono susseguiti studi, indagini, e report volti a identificare l’ospite intermedio che avrebbe potuto trasmettere il virus all’uomo, nel caso di un’origine zoonotica. Tuttavia, alcuni scienziati hanno sollevato dubbi sull’origine naturale del virus, ipotizzando invece una possibile fuga da laboratorio.
Un approccio diverso: lo studio australiano
Gli autori dello studio hanno adottato un approccio differente, utilizzando uno strumento di analisi del rischio, noto come Grunow-Finke modificato (mGft), per valutare l’origine del Covid-19. Questo metodo era già stato impiegato per analizzare l’origine di un altro coronavirus, il Mers-CoV, arrivando a conclusioni simili riguardo una sua possibile genesi innaturale.
L’mGft si basa su 11 criteri che includono, tra gli altri, rischio biologico, distribuzione geografica e intensità epidemica. A questi criteri viene assegnato un punteggio che, nel complesso, serve a determinare se un’epidemia sia più incline ad avere origini naturali o innaturali.
Gli autori dello studio sottolineano come non esistano prove definitive riguardo l’animale che avrebbe potuto agire da ospite intermedio per il Sars-CoV-2. La vicinanza del mercato del pesce di Huanan, teorizzato come luogo d’origine del virus, all’Istituto di virologia di Wuhan, noto per i suoi studi sui coronavirus, alimenta ulteriori speculazioni.
Il risultato dell’analisi, che ha portato a un punteggio finale di 41 su 60, indica che l’origine del Sars-CoV-2 è probabilmente innaturale. Questa valutazione, sebbene non possa determinare con certezza l’origine specifica del virus, apre la porta a ulteriori indagini sulla possibile fuga del virus da un laboratorio.
Questo studio apporta un contributo significativo al dibattito sull’origine del Covid-19, offrendo una prospettiva alternativa che merita attenzione e ulteriori ricerche. L’importanza di comprendere le origini della pandemia è cruciale non solo per affrontare l’attuale crisi sanitaria, ma anche per prevenire future minacce biologiche.